Simone Brentana, un capolavoro ritrovato

L'apertura al pubblico della Casa Museo Palazzo Maffei è stata preceduta da un attento restauro dello storico edificio e da interventi conservativi su alcuni importanti pezzi della collezione, tra cui la grande tela di Simone Brentana raffigurante “La strage degli innocenti”: un intervento che ha permesso di riportare in luce l'intensità emotiva e la potenza scenografica dell'opera. L’episodio è narrato con una straordinaria forza espressiva. I due gruppi di figure, divisi da una scalinata, sono raffigurati con tagli scorciati e una straordinaria teatralità dei movimenti. Una furia omicida spinge i soldati del re Erode a massacrare i bambini innocenti e le madri che li difendono, nel vano tentativo di uccidere Gesù appena nato. La storia, raccontata nel Vangelo di Matteo, è fin dal Medioevo un tema molto presente nell’iconografia sacra, acquisendo nei secoli un valore universale di denuncia della violenza sugli indifesi. Alcuni particolari sono modernissimi e potrebbero apparire di spirito ottocentesco, mentre altri, come il soldato sulla sinistra col cappello piumato, ricordano per certi versi i bravi manzoniani. Il dipinto, acquistato nel 1707 per 200 ducati dal conte Leonardo Turco, è considerato uno dei capolavori di Simone Brentana, formatosi a Venezia e poi trasferitosi nel 1686 a Verona.

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