PROGETTO MINERVA | Lo studio
Pubblicati sulla rivista scientifica “Frontiers in Psychology”, lo studio e i risultati dell’innovativo progetto MINERVA promosso dal museo di Palazzo Maffei a Verona con il Centro OMS per la ricerca in Salute Mentale dell’Università di Verona.
Una ricerca innovativa e unica in Italia conferma l’impatto positivo dell’esperienza artistica nei musei sul benessere psicologico della popolazione generale.
I risultati del progetto MINERVA, promosso da Palazzo Maffei in collaborazione con il Centro OMS per la Ricerca in Salute Mentale dell’Università di Verona, evidenziano il valore dei musei come luoghi di salute pubblica e il potenziale dell’arte come risorsa da integrare nelle strategie di promozione del benessere mentale.
«Questi dati confermano che l’arte può rappresentare una risorsa concreta per la salute pubblica. – spiega la prof.ssa Nosè – Il progetto MINERVA apre una prospettiva di ricerca innovativa che unisce cultura e salute con basi scientifiche solide. Il nostro impegno è proseguire con studi più ampi e con disegni di studio randomizzati, rafforzando la collaborazione tra istituzioni culturali e sanitarie, così da tradurre questo potenziale in politiche stabili di promozione del benessere».
«Noi crediamo nell’arte” è una delle frasi che abbiamo posto sulle pareti alla fine del percorso di Palazzo Maffei. – commenta Vanessa Carlon – Crediamo fermamente nel potere dell’arte, nella sua forza terapeutica come nella sua valenza formativa e di crescita personale. Grazie al progetto MINERVA sono stati raccolti ulteriori dati a supporto di questa visione: la stessa che ha spinto mio padre a far nascere Palazzo Maffei a che ci guida ogni giorno nel promuovere iniziative educative, di inclusione e a sostegno delle fragilità. Un ruolo sociale del museo che va di pari passo con quello culturale e sul quale è opportuna un’ampia riflessione ».
Il valore del progetto MINERVA trova infine ulteriore riconoscimento a livello europeo.
Nel recente documento della Commissione Europea “Culture and Health. Time to act”, dedicato al ruolo delle arti per la salute, il progetto è stato citato come un modello di buona pratica, risultando l’unica iniziativa italiana menzionata. Una conferma prestigiosa della qualità del lavoro svolto e del potenziale di questo approccio.