News
L'ARTE VA RISPETTATA!
Cosa è successo a Palazzo Maffei

Cosa è successo a Palazzo Maffei
“Sarebbe ridicolo se non fosse accaduto realmente. L’incubo di ogni Museo” .
Inizia con queste parole il racconto sui social della direttrice di Palazzo Maffei a Verona, che ha rivelato un evento accaduto nelle passate settimane al Museo.
Due turisti in visita, attesa l’uscita del personale di sorveglianza dalla sala, con un comportamento irresponsabile cercano di scattare una foto “ad effetto”, danneggiando pesantemente la delicata opera dell’artista Nicola Bolla (Saluzzo 1963) , la sedia “Van Gogh” costituita da centinaia di Swarovski, che si spezza davanti ai loro occhi.
La decisione del Museo di condividere le immagini dell’accaduto non è una semplice informazione o condanna, ma la volontà di Palazzo Maffei di rendere questo grave evento un’occasione di riflessione per tutti, promuovendo un’azione di sensibilizzazione e presa di coscienza sulla fragilità dell’arte e la necessità di averne cura. L’arte va sì amata e goduta, ma rispettata sempre!
Un messaggio e un invito da parte della direttrice Vanessa Carlon, che ringrazia le tante persone che, ogni giorno, varcano le soglie di Palazzo Maffei con passione e e rispetto.
———
Nicola Bolla, è noto a livello internazionale per una poetica ispirata alle stravaganze del Barocco e del Roccocò, di cui recupera la libertà d’interpretazione e lo spirito vivace. Il suo sguardo è affascinato soprattutto dalle raccolte delle Wunderkammer e con il suo “Skull” del 1997, un teschio interamente coperto di cristalli Swarovski, ha preceduto il famosissimo teschio di Damien Hirst di dieci anni esatti. Ironia, senso della vanitas e citazioni, come nel caso dell’opera di Palazzo Maffei, animano i suoi lavori, che siano realizzati con i cristalli, le sue famose carte da gioco o dipinti.