René Magritte

Lessines, Belgio, 21 novembre, 1898— Bruxelles, Belgio, 15 agosto, 1967

René Magritte nasce a Lessines in Belgio, nel 1898, dove vive fino a quando la madre non si suicida, nel 1913. Si trasferisce quello stesso anno a Charleroi con la famiglia e frequenta i corsi d’arte dell’Athénée fino al 1915, contesto nel quale dipinge le sue prime tele di influenza impressionista. Tra il 1916 e 1920 vive a Bruxelles dove conosce P. L. Flouquet con il quale, nel 1919, collabora alla rivista Au Volant di P. Bourgeois. Dal 1916 inizia a vivere a Bruxelles e nel 1920, rientrato da un breve viaggio a Parigi, rielabora gli spunti ricevuti dopo esser entrato a contatto con gli ambienti futuristi e cubisti.

Non solo pittore ma anche scrittore, Magritte tra il 1925 e il 1926, conosce M. Lecomte, che lo avvia alla poesia surrealista e lo avvicina alle suggestioni metafisiche di De Chirico; collabora inoltre con E. L. T. Mesens alle riviste d’ispirazione dadaista Oesophage e Marie. Grazie a queste nuove e diversificate influenze, gli anni Venti sono per Magritte un periodo di innovazione artistica: egli trae gli elementi essenziali delle sue opere da scene reali e del quotidiano, non dalle zone dell’immaginario, creando degli accostamenti inattesi, suggerendo atmosfere oniriche e misteriose. Nel 1927 si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con André Breton, Joan Miró, e Paul Eluard. Qui aderisce al gruppo surrealista ed espone, nel 1928, all’Exposition Surréaliste presso la galleria di C. Goemans. 

Nel 1930 ritorna a Bruxelles con la moglie e la loro casa, al 135 della rue Esseghem di Jette, diventa ritrovo e punto di riferimento del Movimento Surrealista belga.

Nel 1936 avviene la sua prima mostra personale a New York e nello stesso anno partecipa alla mostra Fantastic art, Dada and Surrealism al Museum of Modern Art di New York. Queste tappe americane fanno si che Magritte venga riconosciuto come punto di riferimento, a livello mondiale, per il movimento surrealista.

La tela La fenêtre ouverte del 1966, realizzata un anno prima della sua morte, conservata a Palazzo Maffei Casa Museo, è un’opera che rappresenta e sintetizza al meglio gli elementi valoriali e stilistici della maturità artistica di René Magritte.

Agli occhi di chi guarda viene presentato un paesaggio le cui modalità e scelte di rappresentazione esplicitano il rapporto enigmatico tra rappresentazione e realtà, insinuando il dubbio su cosa sia veramente reale. Ragionare sul mistero di questo rapporto, celato nelle immagini della quotidianità, è d’obbligo se si vogliono smantellare le regole omologanti della società. La fenêtre ouverte, la finestra aperta, conferisce un valore voyeuristico all’intera scena, trasformandola in un mistero da svelare.

Nel 1966 compie un ultimo viaggio tra Cannes, Montecatini e Milano per poi ritornare a Buxelles nel 1967, anno in cui muore il 15 agosto.