Vassilij Kandinskij

(1866-1944)

Nato a Mosca, studiò legge ed economia, ma seppe ampliare i confini della sua formazione culturale occupandosi di etnografia, teatro, letteratura, musica e viaggiando in Europa e in Oriente. 

Nel 1897 si recò a Monaco e a contatto con il fervido universo artistico della città tedesca (fu allievo di Franz von Stuck) decise di dedicarsi alla pittura. Proprio la riflessione sulla “forma” delle sinfonie musicali condusse Kandinskij alla realizzazione del Primo acquerello astratto (datato 1910, ma realizzato nel 1913, oggi conservato al Centre Pompidou di Parigi), l’opera che ha dato il via alla corrente artistica dell’astrattismo non-geometrico. La composizione è caratterizzata da un insieme di forme variopinte liberamente sparse nello spazio del foglio di carta e rappresenta un libero e puro bisogno di espressione. 

Nel 1911 Kandinskij fu tra i fondatori del movimento artistico Der Blaue Reiter, uno dei due nuclei dell’espressionismo tedesco assieme al Die Brücke, ma a differenza di quest’ultimo molto più vicino ai Fauves francesi per la carica vitale e gioiosa che intendeva esprimere. 

Su invito di Walter Gropius, nel 1922 entra a far parte del gruppo dei docenti del Bauhaus di Weimar, esperienza che porterà avanti fino al 1933, quando la celebre scuola d’arte venne chiusa dal nazionalsocialismo. Kandinskij condusse un’intensa attività didattica caratterizzata da grande libertà e si legò in particolare al pittore svizzero Paul Klee. Tra gli obiettivi di Kandinskij vi era quello di insegnare agli studenti a penetrare nell’essenza delle cose, per comprendere i valori dell’astrazione, ma anche il ruolo del colore alla luce dei recenti assunti della psicologia della percezione. A questo periodo risale la pubblicazione di un importante saggio, Punto linea e superficie dalle cui teorie deriva direttamente l’opera presente in Collezione Carlon, Dumpf-Klar (1928). La tela esprime l’importanza del punto e della linea come nucleo intrinseco dell’opera d’arte. La linea è, infatti, nient’altro che un punto in continuo movimento e rappresenta l’elemento dinamico all’interno dell’immagine. Nel nostro caso, la linea viene raffigurata in varie tipologie differenti: curva, retta, spezzata, suscitando effetti visivi diversi e diverse tensioni emozionali. Nell’impostazione ordinata e ritmica degli elementi e nel formato verticale l’opera sembra richiamare l’arte giapponese dei kakemono. 

Nel 1937 alla mostra di arte degenerata organizzata dal regime di Adolf Hitler vengono esposte numerose opere di Kandinskij. L’artista si spense in Francia, a Neuilly-sur-Seine, nel 1944, dove aveva trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita.