Il Restauro

Dalla maestosa facciata barocca al Piano Nobile. Un accorto restauro conservativo ha riportato Palazzo Maffei all’originale splendore.

Palazzo Maffei delimita assieme alla Torre del Gardello, il lato nord occidentale dell’antico Foro romano di Verona, l’attuale Piazza delle Erbe, di cui è lo scenografico fondale. Nonostante fosse stata oggetto, una ventina di anni fa, di un intervento di restauro degli elementi lapidei, la facciata dell’edificio necessitava di un generale intervento di manutenzione. Il progetto, affidato a Massimo Tisato, ha dato luogo a un “riordino” generale, finalizzato al controllo della sicurezza e alla rimozione del particellato atmosferico e dello smog che si erano depositati “inesorabilmente” negli ultimi 20 anni, seguendo i criteri del “minimo intervento”, della “reversibilità dell’intervento” e della “compatibilità fisico-chimico” tra i materiali originari e le più attuali tecnologie per il restauro. L’intervento conservativo ha coinvolto anche gli apparati decorativi delle sale del Piano Nobile di Palazzo Maffei ed è stato quanto più possibile contenuto, prevedendo prevalentemente operazioni puntuali di risanamento a eliminazione delle cause del degrado. Il restauro ha interessato i soffitti decorati, gli affreschi, le decorazioni in stucco, gli elementi lapidei del Salone Centrale.

Tutte le operazioni conservative di pulitura, consolidamento e protezione sono state eseguite secondo i criteri sopra esposti e tenendo come riferimenti orientativi le Raccomandazioni NORMAL.

L’intervento di restauro, di tipo rigorosamente conservativo, è stato eseguito utilizzando manodopera specializzata nella conservazione dei beni architettonici (opere in categoria OS2-A), con l’ausilio di materiali specifici delle migliori qualità presenti in commercio, senza difetti.

Il restauro è stato svolto in accordo con la Direzione dei Lavori, affidata all’Architetto Paolo Baldessari e all’Ingegnere Alessandro Mosconi, e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona.

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